sabato 16 luglio 2011
I girocolli
(Presentazione dei girocolli design di Monica Trevisi allo spazio Zee - Venezia)
Alle nozze di Cadmo e Armonia tutti gli Dei scesero a Tebe, e la fanciulla fu cinta dalla prima collana che il mito ricordi dalla mano di Afrodite.
Forgiata da Efesto, partecipante del divino, conferisce a chi la porta il dono della bellezza: così la stagione degli Dei si chiude offrendo all'uomo l'ultimo dono, il più soave.
Sul collo esile di Armonia si posa il gioiello divino, palpitando delicatamente nel rifrangersi della luce, trasformato nella cornice che dell'umano mette in rilievo lo splendore del sorriso, il lampo degli occhi, la curva delicata della mandibola: la personalità. Splenderà ancora, anni e anni dopo, quando i due sposi anziani mutano in serpenti, riscrivendo ancora una volta il mito.
Che cos'è infatti la collana, se non il segno anticipatore, simbolo e racconto del cerchio di spire che palpitano dolcemente abbracciate nel sonno, circondando il mondo del loro sogno sospeso nel tempo?
E' facile immaginarla intorno al collo, non pendente, ma stretta delicatamente intorno alla gola fino a portare il suo riflesso a splendere negli occhi e nel sorriso, sfiorando il punto esatto dove il respiro prende forma o si spezza, dove il profumo si fa più ricco della consistenza sontuosa della carne, dove il batticuore si rivela nella pulsazione delicatamente azzurra delle vene. Il girocollo è carne e spirito, l'unione di due mondi che come i serpenti del mito si abbracciano eternamente e sognano ciò che esiste e si rivela.
Dalla stirpe di Armonia, portatrice del girocollo divino, giungerà al mondo Dioniso: il punto esatto dove l'estasi si trasfigura nella carne in un momento di abbacinante splendore.
Di qui il mito prende forma, dipanandosi lungo la storia per splendere intorno alla gola delle regine, delle streghe, delle donne che hanno scelto di trasformare il lieve pendere sul seno del peso leggero dell'ornamento nel fermo, potente e tenerissimo sigillo che tenendo eretta la testa le invita ad affrontare destino e futuro con un fermo sorriso sulle labbra.
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