Era la notte dell’ultimo giorno. La notte che tutti attendevano per lanciare verso il cielo gli aquiloni che avevano costruito nelle lunghe, lunghissime notti che precedevano quella, tanto speciale.
Arrivarono a piedi, salendo con calma il dorso curvato della collina, parlottando a bassa voce, reggendo insieme le lunghe code ornate di nastri sui quali avevano scritto, in inchiostro dorato, i desideri, le speranze, gli auspici.
E quando la prima stella scintillò bassa sull’orizzonte, poggiata come un diamante sul velluto della notte, lanciarono i loro desideri, le loro speranze e gli auspici nella notte.
Insieme.
Insieme.
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